- Percorso Grande Guerra 6.1

- da Obra a Monte di Mezzo, sul sentiero delle retrovie
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- Tutta la parte alta della Vallarsa, a partire dal passo Pian delle Fugazze, Camposilvano, Passo di Campogrosso e Monte di Mezzo passò nelle mani italiane nel 1915 e, non solo mantenute nelle loro mani fino al termine della guerra, ma presidiate ed armate nelle loro aree strategiche in previsione di una possibile, nuova ondata scatenata dai soldati imperiali. Il Monte di Mezzo e la sottostante area di Malga Siebe fu interessata da importanti opere di difesa, con la collocazione di almeno quattro batterie di cannoni che, da posizione così elevata, ne consentivano il controllo. Sulla sommita' di Monte di Mezzo, come a mezza costa e nei pressi dell'edificio della malga, le cannoniere erano schierate e facilmente rifornite di rinforzi dal vicino Passo di Campogrosso, e le postazioni di mitragliatrice, piazzate sui crinali in vista del fondovalle, ben assolvevano il loro compito. Un piccolo caposaldo, venne costruito sul versante est di Monte di Mezzo in vista di Camposilvano in localita' Formigaro, raggiunto da una carrareccia proveniente dalla malga e che, nella sua interezza, presentava il piano di calpestio in massicciata, dimostrazione netta dell'attenzione per quel caposaldo. La dotazione comprendeva quattro cannoni da 75 mm ed una postazione di mitragliatrice che, data la sua conformazione e perfetta costruzione, a tutti gli effetti la si puo' definire “un nido” (foto 1) di mitragliatrice.
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- Il rientro a Malga Siebe ci consente di transitare nei pressi delle piattaforme dei cannoni, del diroccato edificio che prima della guerra era la sede di una delle Caserme della Finanza Imperiale presenti su tutta la linea del confine con il Regno d'Italia, e che venne trasformato poi, nel 1916 secondo l'occorrenza italiana, in ospedale militare con annesso cimitero; risalendo, nella parte prossimale al bosco possiamo visitare l'area del biotopo alpino.
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- L'edificio della malga, ricostruito nel dopoguerra, nella parte alta dei muri perimetrali presenta la particolarità dell’utilizzo delle due pietre d’ingresso del cimitero di guerra di cui sopra, debitamente murate con la scritta dedicata – PACE...A VOI - a vista; le pietre ricavate dagli altri due piccoli cimiteri (foto 2) vennero pure utilizzate per la ricostruzione e ampliamento dell'edificio, mentre alcune delle lastre tombali, che possiamo notare nella foto, furono trasportate e murate in un significativo monumento ai caduti di uno dei paesi a valle del Passo di Campogrosso, a pochi chilometri da Recoaro Terme, in Veneto. Il più significativo cippo funerario del cimitero in primo piano, era collocato sulla tomba del volontario veronese Camillo Pasti, qui caduto nel giugno 1916 a soli 24 anni. Nella foto notiamo alcuni familiari del caduto apprestarsi al cimitero per deporre dei fiori .
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